Quando è morta mia nipote, ho iniziato a cercare ovunque, libri che parlassero di lutto. Avevo bisogno di saperne di più, di dare una spiegazione a tutto quello che stavo vivendo e volevo più strumenti per affrontare questo argomento con mio figlio. (Se non conosci la mia storia sulla perdita di mia nipote Anna, leggi qui).
Nel corso della mia ricerca sono inciampata in questo testo: “La spada di legno” di Frida Nilsson.
Mi aspettavo un libro per adulti tecnico, anche un po’ noioso e invece ho scoperto uno splendido romanzo non solo per adulti, ma anche per ragazzi, che affronta il tema del lutto con estrema sensibilità e grande delicatezza.
Frida ci racconta la storia di Sasja, un bambino che vive la malattia e la perdita della madre. La notte in cui si rende conto che la madre “andrà via”, inizia un viaggio misterioso ricco di avventure che gli insegneranno cosa sono il coraggio, la forza di volontà, la determinazione ma anche il valore delle amicizie, della fiducia, dei ricordi e delle strategie per sopravvivere all’inatteso.
È una splendido racconto che sprona noi adulti a vedere la morte da un nuovo punto di vista e ci obbliga a “personificarla”.
Ci stimola poi una forte riflessione sul nostro ruolo di guida e faro: ogni volta che viviamo un lutto e lo nascondiamo, i nostri bambini fantasticano sui nostri silenzi e si fanno idee strane su ciò che succede, su ciò che proviamo o pensiamo.
Ecco perché vedo, celata tra le righe, una forte richiesta al mondo degli adulti di ritornare al dialogo su temi difficili anche con i bambini.
Vi suggerisco di cuore questa lettura e se l’avete già letto vi chiedo: cosa ne pensate? Che riflessioni ha stimolato in voi questo romanzo? Quale parte vi è piaciuta di più? Correte a scrivermelo nei commenti!
“La spada di legno” di Frida Nilsson Ed. Feltrinelli