Questi ultimi mesi di isolamento e ripresa delle attività sono stati molto dolorosi e molto faticosi sia dal punto di vista pratico che emotivo. Mentre vivevo questa insalata di informazioni ed emozioni, ho fatto il possibile per mantenere tutto in equilibrio e non crollare. Osservandomi oggi, mi rendo conto di aver prosciugato tutte le mie energie e di essere svuotata e “frammentata”. Mi ritrovo qui, a rimettere insieme i pezzi, per ricostruirmi nel modo migliore possibile. Ma… da dove ricomincio?
Di carattere sono portata a voler tenere sempre tutto sotto controllo. Come potete immaginare questo simpatico Coronavirus ha mandato completamente in tilt questa mia necessità. Durante il lock down ho riorganizzato la vita domestica, lavorativa e scolastica. Ho cercato di far fronte agli imprevisti senza impazzire e accettare di non poter avere sempre il “polso” della situazione è stato prosciugante.
Nei momenti emotivamente più difficili da gestire, avrei voluto un libretto delle istruzioni. Ve lo immaginate un bel libretto con una scheda che ti dice come affrontare una situazione complicata o un’emozione inconsolabile e magari, ti fornisce anche risposte a domande impensabili tipo: “Mamma, perché Dio non ha scelto la vita per sempre?”. Un sogno!
Simone quando era appena nato, piangeva tantissimo e non dormiva mai. Sarebbe stato stupendo aprire il manuale e capirne il motivo. Abbiamo poi scoperto che soffriva di reflusso: non ha dormito per 3 anni…
Mi immagino questo libretto colorato, ricco di informazioni sul carattere, le capacità, gli interessi e le fragilità della persona alla quale appartiene.
Se fossi nata con il libretto delle istruzioni, andrei spesso a consultarlo per conoscere meglio certi miei meccanismi che mi intrappolano periodicamente ma che non so come raggirare.
Lo avrei voluto anche per mio figlio un bel libretto delle istruzioni che mi spiegasse come affrontare un capriccio, come insegnargli a tollerare l’imprevisto o come fargli capire che il water non è un mostro cattivo. Sarebbe bellissimo avere una guida che ti spiega come insegnargli a credere in sé stesso, nel suo intuito e nelle sue capacità.
Quando è nato, l’ostetrica Lucia, non mi ha consegnato nessuna guida pronta all’uso ma solo un ragnetto, con il viso arrabbiato. Mai avrei pensato che la maternità tanto attesa e immaginata bella infiocchettata, sarebbe stata una montagna russa non proprio da manuale.
Quando è nato Simone è iniziato un viaggio alla ricerca della chiave giusta per insegnargli a vivere nel mondo da persona consapevole. Un viaggio decisamente ricco di fantastiche preoccupazioni e paure; dalle più semplici (“avrà mangiato abbastanza?”), a quelle più profonde (“sarà questo il giusto modo di insegnargli a vivere in modo autentico e rispettoso?”).
Il libretto delle istruzioni non me lo hanno dato ma, forse, è meglio così perché se avessi saputo le prove da superare in anticipo, credo che avrei messo la retro e fatto marcia indietro per paura di non essere all’altezza.
Per fare certe scelte ci vuole una dose spropositata di coraggio. Ma ogni sfida è uno strumento di crescita e se conoscessimo già la meta, non potremmo imparare a goderci il viaggio e a lasciarci sorprendere e stupire dalla meta. Poi, credo, che non sia già tutto scritto sul nostro libro della vita e che le nostre scelte condizionino parecchio il corso degli eventi.
Quindi non ci resta che rimboccarci le maniche, buttarci e vivere con la consapevolezza che cadremo e ci faremo male; sbaglieremo e dovremo chiedere scusa; saremo in difficoltà e ci toccherà chiedere aiuto; avremo successo e potremo aiutare chi è più fragile e in difficoltà.
Forse anche voi avreste voluto un libretto delle istruzioni per crescere i vostri figli o per capire meglio voi stessi. Io ho iniziato a scriverlo a posteriori. Ho scritto le mie caratteristiche positive e negative, quelle positive ma che possono diventare negative se portate all’eccesso; ho scritto cosa mi piace fare e cosa so fare (e sono due aspetti differenti, credimi!); poi ho elencato cosa vorrei approfondire nel futuro, i miei obiettivi. Mi manca una parte fondamentale: cosa ho imparato in questi miei 39 anni. Ho tutto in mente ma vederlo scritto nero su bianco fa un certo effetto! Se proverai a fare questo esercizio, fammi sapere come ti sei trovato. Se poi vuoi sapere come ti vedono gli altri, scegli alcune persone che ti conoscono bene e delle quali ti fidi e chiedi loro di rispondere a questi 3 punti in modo sincero:
1. Elenca 3 miei pregi
2. Elenca 3 miei limiti
3. Dammi qualche suggerimento per
superare i miei limiti.
Ti garantisco che le risposte saranno unguento di guarigione sulle tue cicatrici, disinfettante sulle tue ferite e pepe sul tuo orgoglio che sarà un po’ incensato ma anche minacciato.
Oggi, girati, guarda la strada che hai percorso fino ad ora, ringrazia, piangi e sorridi per le emozioni che senti nel riviverlo e poi datti una pacca sulla spalla e sii orgoglioso di te stesso!
Buon viaggio! Che la vita sia, per te, una grande opportunità di crescita per mente e cuore!
Impegnati per essere felice… Abbi cura di te!