Amo gli albi illustrati perché immagini e parole sono un tutt’uno e nella loro stretta interdipendenza, ci accompagnano alla scoperta della storia e del suo significato.
Tra le pagine di un albo illustrato posso farmi avvolgere da testo ed immagini e provare emozioni in un ambiente protetto, dove mi sento coinvolta, ma non travolta. Una palestra emotiva senza troppo sudore!
Leggendo le storie si ha la possibilità di sperimentare una molteplicità di emozioni a costo zero e alla giusta distanza (Ronald De Sousa)
La storia è un luogo riparato dalla vita reale, è sicuro e in esso posso prendere a prestito un’infinità di emozioni, anche quelle più dirompenti o distanti da me, senza farmi travolgere troppo. Mentre leggo imparo ad assumere punti di vista diversi, alleno l’empatia e l’immaginazione.
Ma come scelgo un albo illustrato?
Ecco alcuni aspetti che considero prima di decidere:
- Lo scelgo per me o per un bambino?
- Quanti anni hanno le persone che lo leggeranno? (Anche se l’età non deve condizionarci troppo!)
- Voglio affrontare un’emozione soltanto o ne voglio provare tante diverse?
- Preferisco una narrazione astratta o concreta?
Su questo ultimo punto bisogna fare un po’ di attenzione. Noi adulti traiamo tanto nutrimento anche dalla narrazione astratta, ma i bambini possono avere bisogno di una narrativa forte, nella quale possano rispecchiarsi e ritrovare elementi della propria storia. Quindi per loro può essere meglio scegliere un albo illustrato dove le immagini sono realistiche, dove c’è un’evoluzione dei personaggi e di ciò che provano.
Scelgo poi indubbiamente un libro che mi affascina occhi, mente e cuore: se non mi risuona non coinvolgerà me e nemmeno la persona alla quale è destinato, quindi meglio continuare a cercare.
Va ben considerato anche il momento per leggere: devo averne voglia io e, se lo leggo per qualcun altro, anche l’ascoltatore e certamente devo avere tempo. Se voglio coinvolgere, non posso avere fretta!
Mi piace tanto leggere per gli altri e quando ho occasione di farlo, presto molta attenzione al tono della voce ed al rispetto della punteggiatura.
Non schivo mai libri con parole difficili! Le parole nuove sono fonte di curiosità e non vanno evitate o sostituite, ma semplicemente spiegate!
Spesso noi adulti, scegliamo albi illustrati da leggere con i bambini con un preciso scopo e non è sbagliato in assoluto. Anche io, quando ho dovuto affrontare argomenti difficili con mio figlio Simone, ho cercato un aiuto tra le pagine di un libro da leggere e “respirare” insieme. Non è però sempre necessario. Si può leggere semplicemente per il piacere di farlo!
I momenti che dedico alla lettura con Simone, sono preziose occasioni di coccola e condivisione, ma mi piace anche lasciare i libri dove può prenderli da solo e leggerli in autonomia. Così, facendosi condurre dal racconto, può sperimentare i vissuti e le emozioni dei personaggi senza che io intervenga perché, inevitabilmente, lo condizionerei e gli chiuderei altre possibili chiavi di lettura.
Spero ti siano utili questi suggerimenti.
Non dimenticarti mai di scegliere anche di cuore non solo di testa!