Quando ho smesso di sognare?
In quale momento ho smesso di credere di poter realizzare qualunque cosa? Non lo so. Molto presto credo.
Ero una persona decisamente rigida, per la quale tutto era bianco o nero. Non esisteva la via di mezzo. Non esistevano le emozioni di mezzo. Tutto doveva filare in un certo modo e se le cose non andavano come mi aspettavo, frustrazione e rabbia diventavano molto forti in me.
Difficilmente vedevo il bicchiere mezzo pieno e il senso di mancanza e vuoto era tanto.
Ma la vita insegna.
La vita ti sbatte davanti delle prove che mai pensavi di dover affrontare.
Mi sembrava di essere immune e che le cose difficili capitassero sempre a casa degli altri. Quando hanno iniziato a bussare alla mia porta non sapevo cosa fare. Non sapevo cosa era lecito provare. Lì, ho cominciato a capire che esistono le vie di mezzo, che non può essere rigidamente tutto bianco o nero e che le emozioni che provavo non erano giuste o sbagliate, le provavo e basta e dovevo imparare a conoscerle.
Credo che la mia vita vera, vissuta in consapevolezza, sia iniziata quando ho imparato ad accettare la mia vulnerabilità, il mio non essere perfetta, quando ho capito che le emozioni non si pianificano a tavolino e quando mi sono resa conto che posso realizzare i miei sogni, a patto che mi impegni per questo. Prima aspettavo che le cose accadessero ed eventualmente mi lamentavo se non succedeva quello che volevo io. Adesso, mi impegno per farle accadere. Non sempre ci riesco come e quando voglio, ma con un po’ di pazienza, le cose accadono.
Come trasformare un evento difficile in un’occasione di crescita? Io ci ho provato così.
In tanti sapete che il 21 Ottobre è stato il secondo anniversario della morte di mia nipote Anna. Un anno fa, allo scopo di farci parlare di lutto, ho autopubblicato l’albo illustrato “La vita oltre il seme”.
Quest’anno ho voluto trovare un modo nuovo per ricordare Anna e ho legato due mie grandi passioni: il canto e le stelle. Ho scelto di incidere “Quando una stella muore” di Giorgia e di girarne il video nell’osservatorio di Cervarezza Terme.
“Quando una stella muore” parla di una vita che cambia idea in modo imprevedibile, del male che si prova quando una stella muore, del curarsi le ferite, della presenza di coloro che si amano nei nostri pensieri invisibili come …nello stomaco. “Quando una stella muore” parla del destino che genera dolore, un destino che non possiamo contrastare, ma che possiamo solo accogliere e accompagnare con un bacio.
In questo testo, in questa musica, ritrovo me stessa in questi ultimi anni con il dolore e la fatica di guardare avanti, ma con la consapevolezza che l’Universo se ne accorgerà e mi donerà il coraggio di curare le ferite, mettere insieme i pezzi e proseguire il mio cammino, vivendo appieno il futuro che ho.
Non è facile, no e ogni mattina mi chiedo cosa ho fatto per meritarmi di esserci. Ma penso sia un mio grande dovere quello di vivere al meglio per me stessa e per chi non è più qui.
Spero ti arrivi dritto al cuore…
Lo trovi qui
Abbi cura di te…
Impegnati per essere felice…
grazie e un abbraccio forte: «l’universo» tiene memoria!
tua sorella p
…Grazie a te…
Ciao, sai che trovo sempre nelle tue parole molto conforto. Ora di nuovo è toccato a me….alle mie sorelle…qualche anno fa la nostra amatissima mamma e ora il nostro papà. Ma ho imparato anche io….non so bene come….ad affrontare e leggere dentro di me questo profondo dolore in altro modo. Con coraggio, con la speranza che questo distacco così forte mi renda una persona migliore, più forte, più bella dentro. Quante emozioni contrastanti che si aggrovigliano e, alle volte si stringono al cuore e mi sembra che mi facciano soffocare di dolore, alle volte si snodano e si liberano cullate dai ricordi più felici. Grazie, a presto
Cara Simona, la vita ci offre prove difficilissime ma ci dona anche la possibilità di cercare in noi il coraggio necessario per guardare avanti. Capiterà di piangere ancora. Capiterà di pensarli sorridendo. Capiterà di odiare la sofferenza che genera dai ricordi. La cosa più bella però è che tutto questo ci rende vivi; sentirli dentro di noi, nei nostri gesti, nelle nostre parole e ritrovarli negli insegnamenti che ci hanno dato ci permette di non dimenticare.
Siamo più forti di quello che pensiamo! Tu sei più forte di quello che pensi!
Ti abbraccio e ti auguro tanta luce per il 2021.
Buon anno!
…Ricorda: abbi cura di te, sempre! E impegnati con pazienza e costanza per essere felice.
Francesca